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Quanto conta la luce in un videogioco? Il caso Valheim

Le atmosfere del titolo svedese hanno catturato l’attenzione dei gamer

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Published: 21 apr 2021
La luce suggestiva dei boschi, delle radure e dei fiordi del Nord Europa si è rivelata uno dei fattori che hanno contribuito all’enorme successo del videogioco indipendente Valheim. In questo titolo, il giocatore interpreta un antico vichingo che deve garantirsi la sopravvivenza in un ambiente ostile e intanto superare prove per guadagnarsi un posto al fianco di Odino nel mitico Valhalla norreno. È la prima uscita di un piccolo studio indipendente svedese, IronGate, e nei primi mesi del 2021 ha sorpreso analisti e commentatori del settore totalizzando rapidamente oltre 5 milioni di acquisti e diventando il secondo titolo più giocato di sempre sulla piattaforma Steam. Un risultato tanto più notevole se si considera che il gioco è disponibile per ora solo in “accesso anticipato”: una versione vicina a quella definitiva ma ancora priva delle rifiniture e degli aggiustamenti che ne permetteranno la piena giocabilità.
 
Quanto conta la luce in un videogioco? Il caso Valheim

Il gioco è ambientato in Nord Europa e non mancano le nevicate (immagine © IronGate Studio)

L’apparenza ancora “grezza” degli oggetti, soprattutto da vicino, ricorda i videogiochi di dieci o quindici anni fa, con le loro forme spigolose; tuttavia, le atmosfere e i giochi di luci e ombre sono stati molto apprezzati e hanno contribuito a distogliere l’attenzione del pubblico dalle imperfezioni grafiche. In fase di lavorazione lo stesso CEO di IronGate Studio, Richard Svensson, aveva detto chiaramente su Twitter di essere interessato a illuminazione e composizione dell’immagine, più che al realismo delle texture o alla risoluzione. Al tweet aveva allegato diverse immagini che anticipavano la qualità degli scenari nel gioco.
 

Il sole sorge ogni mattina sul mondo di Valheim, e ogni sera scompare dietro le montagne: a seconda dell’ora il cielo assume tinte diverse, le ombre si allungano e accorciano, i bacini d’acqua riflettono l’abbagliante luce bianca di mezzogiorno o una romantica striscia rossa al tramonto. Non a caso, diversi utenti si sono dati alla costruzione di meridiane. Di notte invece brillano la luna e le stelle. Alla variabilità delle atmosfere contribuiscono le nuvole che attraversano il cielo, le nebbie e nebbioline che si alzano dal terreno o dagli specchi d’acqua, e le diverse condizioni meteorologiche che si avvicendano nel corso delle giornate.

Molti giocatori hanno raccontato su forum e piattaforme social la propria esperienza. Su Reddit, TipYourSupport ha descritto con trasporto la spedizione oltremare del gruppo di personaggi di cui fa parte. “Si potrebbero citare un milione di aspetti di questo gioco”, ha scritto: “per esempio, il modo di ondeggiare della barca all’ancora con il mare mosso, o il comportamento delle onde e delle tempeste [...] Sono entusiasta e questa è solo la versione ad accesso anticipato”.

Il drappello di vichinghi, avvicinatosi al continente sconosciuto oltre l’orizzonte, ha scoperto che era tagliato in due da un fiume e ha proseguito la navigazione. Racconta TipYourSupport:

[Cercavo] di tenere la barca nel mezzo del fiumiciattolo avvolto dalla nebbia, mentre i miei amici tiravano frecce dalla barca verso riva per difenderci dall’arrivo di nemici appena visibili. Da molto tempo non provavo così tanto entusiasmo per un’esplorazione in compagnia dei miei amici. Era inquietante ed emozionante; tutti i dettagli dei cambiamenti meteorologici sono stati curati in modo spettacolare!
Il sole sorge ogni mattina sul mondo di Valheim, e ogni sera scompare dietro le montagne: a seconda dell’ora il cielo assume tinte diverse, le ombre si allungano e accorciano, i bacini d’acqua riflettono l’abbagliante luce bianca di mezzogiorno o una romantica striscia rossa al tramonto.

Un’ora di paesaggio che cambia lentamente ma continuamente

L’illuminazione artificiale, dato il contesto storico, è limitata al fuoco dei falò, del camino e delle torce, che in base al tipo di combustibile emettono una luce diversa: gialla, se a bruciare è la resina delle betulle, o verdognola, se a bruciare è il guck, una sorta di fanghiglia che si trova sugli alberi vicino alle paludi.

Confronto tra le diverse fonti di luce artificiale disponibili in Valheim

Con un colpo di genio, infine, alcuni giocatori hanno pensato di sfruttare come fonte di luce anche la bioluminescenza di un tipo particolare di funghi: se i meno ambiziosi ne hanno usato uno per ovviare alla mancanza di lampade da comodino, qualcun altro ne ha raccolti tanti da illuminare una stanza intera.
 
Quanto conta la luce in un videogioco? Il caso Valheim

Funghi che sembrano neon su Valheim (immagine viau/CurlyyLife)